Il compagno George Crawford è morto improvvisamente a Londra nell’ottobre del 2021 all’età di 77 anni. George era militante della nostra tendenza da 50 anni e fin dalla sua adesione alla Lega Spartachista degli Stati Uniti ha fatto parte dei più alti organi direttivi del partito. Al momento della morte, era membro consultivo del Comitato centrale della Spartacist League/Britain (Sl/B) e del Comitato esecutivo internazionale della Lci.

George crebbe in un quartiere operaio bianco nel centro-sud di Los Angeles, dove i suoi genitori erano emigrati dal Sud. La famiglia viveva letteralmente di fronte al ghetto nero di Watts. I neri rischiavano la vita anche solo a camminare per le strade della zona dei bianchi. Una delle nonne di George era una predicatrice pentecostale, fanatica discepola di Aimee Semple McPherson. George si ribellò al fanatismo razzista e all’arretratezza religiosa che lo circondavano. Aveva un’acuta comprensione della soffocante repressione della società borghese americana, che descrisse in maniera vivida in un seminario intitolato “Sesso, razza e classe nel ‘secolo americano’” (pubblicato in Women and Revolution n. 33, primavera 1987). George era solito dire che non avrebbe mai voluto vivere in un luogo dove non ci fossero neri o ebrei, perché ciò significava assenza di cultura.

Come molti della sua generazione, George fu radicalizzato dalla lotta per i diritti dei neri e dall’opposizione alla guerra in Vietnam. È stato uno dei fondatori del Collettivo di lavoro comunista (Cwc), un gruppo maoista la cui evoluzione politica è descritta nel Marxist Bulletin n. 10, “From Maoism to Trotskism”. George e altri compagni del Cwc studiarono attentamente le opere di Lenin, Stalin, Mao e Trotsky e giunsero alla conclusione che il trotskismo era la continuazione del leninismo. Il Cwc si sarebbe fuso con la Sl/Us nel 1971.

Determinato ad assimilare i fondamenti del leninismo e del trotskismo, il Cwc intraprese uno studio rigoroso dei primi quattro congressi dell’Internazionale comunista (Ic). George concluse correttamente che la risoluzione del IV Congresso dell’Ic del 1922 sul governo operaio era errata in quanto ammetteva la possibilità che tale governo potesse essere qualcosa di diverso dalla dittatura del proletariato. La conclusione di George, condivisa dal leader fondatore della Spartacist League/Us (Sl/Us) Jim Robertson, indicava che la fusione sarebbe stata politicamente solida.

Con la fusione, George divenne membro a pieno titolo del Comitato Centrale della Sl/Us. In seguito, ricoprì numerosi incarichi direttivi, tra cui quello di Segretario organizzativo. Grazie alla sua esperienza di lavoro in una fabbrica di pneumatici Firestone e in altri impieghi industriali, sviluppò una grande attenzione al ruolo traditore della burocrazia sindacale come luogotenente del capitale nel movimento operaio. George ha fatto parte della Commissione sindacale, l’organo del partito incaricato di guidare il lavoro dei comunisti nei sindacati.

Nel 1973 George si trasferì a Detroit, dove stavamo realizzando un considerevole insediamento negli stabilimenti automobilistici. La maggior parte dei compagni che entravano nell’industria provenivano da un ambiente piccolo-borghese: era come se “la Nuova sinistra incontrasse la classe operaia”. George contrastò duramente la politica di crumiraggio portata avanti dalla burocrazia, che ordinava ai propri iscritti di attraversare i picchetti di altri sindacati o di altre sezioni locali e spinse il partito a sollevare con forza la questione nei sindacati e nella nostra stampa. Workers Vanguard lo fece, ad esempio occupandosi ampiamente del caso di Keith Anwar, operaio siderurgico e sostenitore spartachista di Chicago, licenziato nel 1979 per aver rispettato i picchetti di un’altra sezione del sindacato siderurgico.

Nel 1983 George lasciò New York e l’amministrazione centrale del partito. Dopo un breve periodo a Detroit, lui e la moglie e compagna Kate si trasferirono nella Bay Area, dove George completò un apprendistato di quattro anni come tecnico di impianti, diventando apprendista. Nel 1993, su richiesta dell’organizzazione, George e Kate si trasferirono a Londra. George rinunciò a un lavoro sindacale ben retribuito negli Stati Uniti e lavorò per circa la metà della paga a Londra, in un lavoro non sindacalizzato come manutentore di edifici. Non fu facile. Già cinquantenne, frequentò i corsi serali per ottenere la qualifica di elettricista. George era feroce nei confronti della rigida divisione tra lavoro mentale e lavoro manuale nella società borghese. Negli eleganti edifici londinesi in cui lavorava, i lavoratori dovevano usare l’ascensore di servizio e dovevano rendersi invisibili a quelli “in giacca e cravatta”. Per tutta la sua vita politica giocò un ruolo cruciale nel sostenere il dipartimento di manutenzione della Sl/Us.

Nel 2004, a Londra, George stava effettuando una ricognizione di una riunione del Forum sociale europeo quando si rese conto che i forum sociali erano in realtà fronti popolari. I social forum erano costituiti da Ong finanziate dalle imprese e dallo Stato, da vari sindacati e dalla sinistra riformista. Allarmato dal fatto che la Sl/B stava allestendo un tavolo di letteratura all’interno dell’evento, George telefonò immediatamente all’ufficio di Londra e disse: “Nessun tavolo all’interno dell’edificio, vendita aggressiva ai partecipanti, questo è il fronte popolare europeo che incontra Tony Blair, ed è totalmente contrario ai nostri principi essere dentro il fronte popolare”. L’intervento di George contribuì a separare la Lci dal suo adattamento ai social forum e a riaffermare la basilare posizione trotskista di opposizione di principio ai fronti popolari. Questo genere di alleanze tra organizzazioni della classe operaia e della borghesia subordinano necessariamente la componente operaia al nemico di classe capitalista.

Aveva un’acuta sensibilità per l’oppressione delle donne e si impegnava a sviluppare e formare quadri donne che diventassero dirigenti del partito. Era un eccellente educatore ed era particolarmente bravo a insegnare la nostra politica ai nuovi membri. Ma soprattutto, George aveva un modo tutto suo di risolvere la confusione politica. Quando si convinceva di una cosa, la sosteneva con forza, con parole sue. Cercava sempre di semplificare, demistificare e illustrare i punti politici in modo da renderli accessibili.

George ha visitato e collaborato con molte sezioni della Lci, compiendo numerosi viaggi in Sudafrica, dove la sua conoscenza dello stalinismo gli fornì spunti per combattere politicamente il Partito comunista sudafricano.

George è stato animato fino all’ultimo dalla lotta per riarmare la Lci, iniziata con la battaglia del 2017 contro lo sciovinismo da grande potenza. Poco prima della sua morte, ha accolto con favore la lotta della SL/B per ripudiare la capitolazione della sezione al riformismo laburista e recuperare il programma rivoluzionario su cui era stata fondata. Il documento della venticinquesima conferenza della Sl/B, pubblicato in Workers Hammer n. 247 (inverno 2021/2022) è dedicato al compagno Crawford: “La sua lotta per il comunismo, durata tutta la vita, è un esempio e un’ispirazione”.